Nomina della commissione edilizia – facciamo chiarezza

Chiaverano Che Vorresti

Care e cari Chiaveranesi,

sperando di trovarvi bene, scriviamo per fare un po’ di chiarezza riguardo un articolo comparso su La Voce del Canavese il 7 novembre 2024 e che riguarda da vicino il nostro Gruppo Consiliare.

Prima, però, una premessa: in questi mesi ci siamo dati da fare, abbiamo studiato e abbiamo monitorato costantemente il lavoro della maggioranza. Abbiamo stimolato l’Amministrazione con interrogazioni su edilizia popolare, associazionismo e progettualità. Maurizio Tentarelli e il suo gruppo ci hanno messo un po’ per reagire, dobbiamo dirlo. Ma lunedì 11 novembre ci riuniremo finalmente in Consiglio e potremo discuterne in un confronto aperto. Stiamo anche lavorando per mitigare i disagi che ci segnalate, come per esempio i cassonetti mal posizionati e la fermata dell’autobus soppressa senza una valida alternativa.

Allora, dobbiamo anche fare autocritica: abbiamo lavorato per voi, ma non ve lo abbiamo detto. O, meglio: l’abbiamo fatto solo sui social, sbagliando. Perché molti e molte di voi – e soprattutto del meraviglioso quarantatré percento di voti che abbiamo ricevuto e che ci ha permesso di iniziare questa avventura – i social non li usano. Abbiamo così deciso di migliorare la comunicazione agendo su più fronti: manifesti e giornali locali. Apriamo una chiamata per raccogliere gli indirizzi email di chi sarebbe interessato a ricevere una newsletter da parte del nostro gruppo. Approfittiamo poi dell’occasione per chiedere all’Amministrazione di avere almeno due bacheche a noi riservate, una nel concentrico e una a Bienca.

Torniamo ora al motivo per cui scriviamo: non siamo sicuramente qui a difendere l’operato di questa Amministrazione. Siamo qui per difendere gli interessi di Chiaverano e degli elettori, e crediamo che verità e chiarezza siano le basi del buon vivere in una comunità.

Arriviamo allora al punto. L’articolo titola: «La moglie dell’assessore entra in Commissione Edilizia: scoppia la polemica. A sollevare dubbi sulla trasparenza e il rispetto del regolamento in merito alla nomina, è l’ex sindaco Maurizio Fiorentini». Per farla breve, si parla della nomina della Commissione Edilizia avvenuta nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso agosto, in cui i precedenti membri sono stati confermati e l’Architetta Ilaria Vigo, moglie dell’Assessore Filippo Avetta, è stata nominata come membro aggiuntivo.

Nel corpo dell’articolo leggiamo che: «L’assemblea ha approvato una lista di nomi già stilata in precedenza, senza dar modo al gruppo di minoranza di proporre un proprio candidato, come sarebbe previsto dal regolamento comunale. Nonostante questo mancato coinvolgimento, il gruppo di opposizione ha comunque votato a favore, una scelta che solleva ulteriori interrogativi sull’operato delle forze politiche del Consiglio».

Quali interrogativi? Sul nostro operato? Chiariamo: è vero che ci siamo seduti in Consiglio senza che ci fosse stato chiesto conto di chi avremmo voluto proporre. È vero che, durante la dichiarazione di voto, abbiamo comunque sottolineato tale mancanza della maggioranza e abbiamo deciso di sostenere apertamente Emiliano Stabile. Avremmo potuto votare contro una lista di stimati professionisti solo per piantare una bandierina di dubbia efficacia politica, ma non abbiamo ritenuto giusto e conveniente farlo. L’articolo, poi, prosegue: «Da notare, nonostante la presenza di stimati professionisti, è la mancanza di un esperto in campo ambientale come sarebbe invece prescritto dal regolamento comunale». Nella nostra dichiarazione di voto abbiamo evidenziato anche questa carenza e abbiamo sottolineato che il nostro supporto a Emiliano è anche motivato dal fatto che conosciamo la sua spiccata sensibilità sul tema ambientale.

Arriviamo ora al cuore della polemica: «Ciò che rende la nomina di Vigo ancor più controversa è il contenuto della stessa delibera che approva la commissione. L’articolo 45.3 del Regolamento Comunale sulla Commissione Edilizia esplicita che “non possono far parte della commissione contemporaneamente i fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli affini di primo grado”. La moglie dell’assessore rientra, senza dubbio, nella categoria degli affini di primo grado, rendendo, quindi, la nomina di Ilaria Libera Vigo non conforme al regolamento comunale». E qui l’autore dell’articolo tenta un’analisi legale, ma commette un grosso errore. La norma è chiara e basta guardare la parte del tratto corsivo sottolineata, con attenzione particolare all’avverbio contemporaneamente: i rapporti di parentela e affinità specificati non possono sussistere tra i membri della stessa Commissione Edilizia; nulla è scritto riguardo le relazioni tra i nominati e i nominanti.

La nomina è politicamente opportuna? Diremmo proprio di no. La nomina è regolare? Assolutamente sì.

Mai ci saremmo seduti in Consiglio e avremmo votato una nomina contraria alla Legge. Sia chiaro a tutte e tutti: ai giornalisti e soprattutto a voi, Cittadine e Cittadini, perché avete creduto e credete in noi.

L’unica cosa che veramente avremmo potuto eccepire dal punto di vista regolamentare è la partecipazione dell’Assessore Filippo Avetta alla votazione: avrebbe dovuto astenersi. Possiamo rimproverare lui, possiamo rimproverare il Sindaco, o ancora il Segretario Comunale per non averlo ammonito di astenersi. Vogliamo però rimproverare anche noi stessi per non aver avuto la prontezza di eccepire la cosa durante la seduta.

Piuttosto, abbiamo un problema con la fedeltà delle verbalizzazioni delle sedute del Consiglio Comunale, come abbiamo già commentato in sede di approvazione dei verbali della seduta precedente. Forti anche di questo episodio, continueremo a fare appello al nostro Segretario Comunale – se pure dimissionario – per convincersi a implementare le trascrizioni delle dichiarazioni di voto, degli interventi spontanei e dei dialoghi che avvengono durante le sedute. C’è un modo, però, sicuramente efficace per evitare questi scivoloni in futuro: invitiamo caldamente voi, Cittadine e Cittadini, e i giornalisti a partecipare di persona alle riunioni del Consiglio, per vedere con i vostri occhi e sentire con le vostre orecchie. E per giudicarci, ma con chiarezza.

Sarebbe comunque costato poco all’autore dell’articolo contattarci – per comodità, il numero di Enrico è 347.699.1080 – per chiedere conto del posizionamento del nostro gruppo sul punto, dedicandosi così alla cronaca e non alla propaganda. L’articolo risultante sarebbe stato comunque, e forse ancor di più, apprezzato dai lettori.

Concludendo, nel merito, che cosa si è ottenuto per Chiaverano? Poca polvere alzata nell’aria, che presto si abbasserà.

A presto. 

Enrico, Francesca e Simone

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